Asigliano, una corsa lunga 581 anni

Era il 1436 quando gli abitanti di Asigliano Vercellese, a causa di una terribile pestilenza che colpiva gli uomini ed il bestiame, promisero al loro patrono San Vittore che,se avesse fermato l’epidemia, avrebbero fatto correre i buoi, animali notoriamente lenti, come segno di devozione e ringraziamento per lo scampato pericolo

Ed il miracolo avvenne.

Domenica 14 maggio a mezzogiorno il paese alle porte di Vercelli scioglierà per la 581ma volta il voto con la tradizionale corsa dei buoi.

Una tradizione, quella di Asigliano, che racchiude molti elementi simbolici: dall’incanto dei carri (l’asta del sabato mattina con cui vengono assegnati il carro del pane benedetto, distribuito per essere conservato nelle case, ed i posti dei carri al nastro di partenza), al cero votivo, simbolo di luce, affidato ad una delle famiglie di Asigliano, alla distribuzione dei nastri colorati.

 

La festa inizia già dalla mattina del giovedì antecedente la corsa con manifestazioni, spettacoli, mostre, serate danzanti, momenti gastronomici ed eventi collaterali che proseguiranno sino al martedì successivo.

Asigliano, una corsa lunga 581 anni

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