Vercelli, Anacoleti Teatro: “HAPPY DAYS IN MARCIDO’S FIELD”, venerdì 9 maggio alle ore 21.

5 maggio 2025 16:30
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La stagione ufficiale 2024/25 di Officina Anacoleti si conclude venerdì 9 maggio alle ore 21 quando, sul palco di corso De Gregori 28, i Marcido porteranno in scena “Happy Days, in Marcido’s Field” – il ritorno di un capolavoro beckettiano in una nuova, visionaria edizione I Marcido riprendono uno dei momenti centrali del proprio percorso artistico con una nuova produzione che rinnova radicalmente il loro approccio a uno dei testi più emblematici del teatro del Novecento: “Giorni felici”. Questa nuova edizione rappresenta il compimento maturo di un lungo viaggio all’interno dell’opera di Samuel Beckett, autore fondante e imprescindibile per la compagnia. Già nel 2004 i Marcido avevano esplorato l’universo beckettiano con “Non io, Dondolo e Quella volta” (riuniti nel progetto Marcido in Beckett’s love) e soprattutto con l’indimenticabile “…Ma bisogna che il discorso si faccia!” tratto da “L’Innominabile”, spettacolo vincitore nel 2009 del Premio Ubu per la scenografia e del Premio della Critica. Tuttavia, fu proprio Giorni felici il primo incontro con Beckett, e ora, con “Happy Days in Marcido’s Field”, si realizza una definitiva, compiuta restituzione scenica di quel debutto beckettiano. Lo spettacolo si fonda sulla tensione tra suono (cantabilità) e senso (interpretazione), una dialettica che i Marcido riconoscono come essenziale per un teatro d’arte autentico. Per questa nuova edizione, Daniela Dal Cin ha rielaborato la storica macchina scenica mantenendone il disegno originario del 1997: il celebre Grande Girello, una scultura scenica che da legno è ora ricostruita in ferro. Su di essa troneggia Winnie, eroina incastonata al margine di un cratere scenografico – interpretata da Paolo Oricco en travesti – mentre un Coro composto da tre attori incarna Willie, il marito coprotagonista. Nel nuovo allestimento, i corpi danzanti del Coro non solo accompagnano ma avvolgono, sommergono, trascinano Winnie, sostituendo il classico monticello di terra previsto dalle didascalie con una massa organica e viva. La scena si fa “fiume lavico”, “baratro vivente”, un vortice che diventa esso stesso voce, corpo e movimento. In questo abbraccio estremo, la protagonista è infine inghiottita, nel tentativo condiviso di toccare – o almeno sfiorare – quel Teatro Totale che da sempre rappresenta l’orizzonte poetico e ideologico dei Marcido. “Happy Days in Marcido’s Field” non è una semplice ripresa, ma un’opera nuova: un atto d’amore radicale per Beckett e per il teatro come rito, corpo e visione. Come anticipato, lo spettacolo rappresenta la chiusura del cartellone ufficiale 2025/2026 nell’ambito di “Corto Circuito” realizzato con Fondazione Piemonte dal Vivo ma non l’ultima rappresentazione in scena sul palco di Officina Anacoleti prima dell’estate: a presto con una nuova sorpresa!

Categoria: Arte e Cultura