Grandi novità in arrivo per il sistema sanitario nazionale, che si prepara a un cambiamento drastico riguardo il sistema di accesso all’esenzione dal ticket.
Ogni agevolazione pubblica nasce da un equilibrio fragile, dove il diritto alla cura incontra la necessità di controlli, verifiche e criteri sempre più precisi. Nel 2025, il sistema delle esenzioni sanitarie cambia volto, nuove regole, incroci di dati e responsabilità diretta per chi presenta autocertificazioni.
Le sigle E01, E02, E03 ed E04 non saranno più solo codici, ma indicatori di accesso soggetto a monitoraggio e aggiornamento costante. Chi vuole mantenere il beneficio dovrà dimostrare di averne diritto, con documenti validi, requisiti aggiornati e attenzione alle nuove soglie reddituali.
Come cambiano i codici dell’esenzione?
L’esenzione E01 riguarda i cittadini con più di 60 anni e reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro, ma sarà soggetta a verifica automatica. Chi non risulta nei database INPS dovrà presentare autocertificazione aggiornata, pena la sospensione del beneficio fino a chiarimento.

Si aggiornano i codici per l’esenzione – vercelliweb.tv
L’esenzione E02 è destinata ai disoccupati e familiari a carico, ma sarà necessario dimostrare lo stato di disoccupazione con documenti ufficiali. Anche in questo caso, l’INPS incrocerà i dati per verificare la veridicità delle dichiarazioni e segnalare eventuali incongruenze.
L’esenzione E03, riservata ai titolari di assegno sociale, sarà confermata solo se il beneficio risulta attivo nel sistema centrale INPS. Chi ha perso il diritto all’assegno sociale dovrà rinunciare automaticamente all’esenzione, senza possibilità di proroga o deroga.
L’esenzione E04 riguarda i titolari di pensione minima e familiari a carico, ma sarà soggetta a verifica del reddito e della composizione familiare. Le soglie restano invariate, ma sarà necessario aggiornare i dati ogni anno, anche in assenza di variazioni significative.
Le Regioni potranno attivare controlli incrociati, sospendendo le esenzioni in caso di dubbi o mancata corrispondenza tra autocertificazione e dati ufficiali. Il cittadino riceverà una comunicazione e avrà tempo limitato per presentare documentazione integrativa e chiarire la propria posizione.
Chi non aggiorna l’autocertificazione rischia la revoca dell’esenzione, con obbligo di pagamento del ticket per tutte le prestazioni sanitarie. La responsabilità ricade sul singolo, che deve verificare la propria posizione e assicurarsi che i dati siano corretti e aggiornati.
Il Ministero della Salute ha chiarito che non si tratta di una stretta punitiva, ma di una razionalizzazione necessaria per evitare sprechi. Le risorse pubbliche devono essere tutelate, soprattutto in un contesto di crescente pressione sul sistema sanitario nazionale.
I cittadini possono verificare la propria esenzione accedendo al Fascicolo Sanitario Elettronico o rivolgendosi al proprio medico di base. In caso di dubbi, è consigliabile contattare l’ASL di riferimento o consultare direttamente il portale dell’INPS per chiarimenti.
Queste modifiche impongono maggiore attenzione, ma offrono anche l’opportunità di rendere il sistema più equo, trasparente e sostenibile. Chi ha diritto all’esenzione continuerà a beneficiarne, ma dovrà dimostrarlo con precisione, evitando errori e omissioni.







