Viaggiare in aereo sembra essere diventata una delle più comuni abitudini giornaliere, eppure ancora oggi continua a sorprendere. Avere la possibilità di spostarsi da un luogo all’altro del pianeta in poche ore è affascinante, soprattutto perché ciò implica farsi dare un “passaggio” da un mezzo così imponente.
Quando si sale a bordo di un velivolo ci si affida completamente alla sicurezza dello stesso, talvolta non senza un briciolo di preoccupazione. L’ansia del viaggio viene superata però, dalla comodità del trasporto e, in molti casi, dalla sua convenienza.
C’è chi parte in aereo per raggiungere la meta delle proprie vacanze e chi lo fa per impegni lavorativi. Una scelta che richiede una preparazione meticolosa. Per usufruire di questa opportunità, i passeggeri devono seguire attentamente le rigide regole imposte a livello globale e le normative delle singole compagnie di volo.
Si è soggetti, dunque, a limiti ben precisi sulle dimensioni, sul contenuto e sul peso dei bagagli, come anche ad orari prestabiliti per il check-in e l’imbarco. Un aspetto importante è proprio l’arrivo puntuale in aeroporto, per il quale ognuno sceglie il mezzo che ritiene più comodo.
Molti viaggiatori decidono di puntare su treni e autobus, che consentono di raggiungere il luogo liberi da ogni vincolo e con una spesa minima per il biglietto. Qualcuno predilige i taxi, che implicano spese maggiori ma non obbligano a partire da casa ad orari imposti. Sono meno coloro che giungono in aeroporto a bordo della propria auto.
I parcheggi hanno un costo da affrontare, eppure molto spesso sono pieni. Capita, infatti, che le auto finiscano per essere abbandonate. Il motivo, talvolta, è molto triste.
Perché le auto sono abbandonate in aeroporto: la triste scoperta
Un aereo preso all’ultimo minuto, l’automobile lasciata nel parcheggio e lì rimasta per molto tempo. Sono passati lunghi anni da quando alcuni veicoli sono stati parcheggiati presso l’aeroporto nazionale di Springfield-Branson, nel Missouri.

Perché le auto sono abbandonate – vercelliweb.tv
Nel frattempo, i loro proprietari sono diventati dei “fantasmi”. Non si parla di un caso isolato, bensì di 25 auto che sono rimaste lì, in quei piazzali dove erano state parcheggiate, senza un’apparente motivazione sensata.
Il personale dell’aeroporto è arrivato al punto di dover agire, sebbene la rimozione dell’auto in genere non si presenti come un’ottima soluzione. “Proprio mentre lo fai, qualcuno potrebbe presentarsi”, ha spiegato Boyd, uno dei dipendenti.
Rimandare è servito soltanto ad occupare posti utili e a danneggiare le auto, che nel frattempo hanno preso polvere e intemperie. Difficile immaginare le ragioni dietro a questi abbandoni, ma il più delle volte sono da collegare a persone che scelgono di far perdere le loro tracce.
Crimini e truffe, divorzi e drammi familiari, ma nel caso del Missouri l’analisi delle targhe ha fatto emergere una verità sconcertante. La proprietaria di una delle auto era deceduta e nessuno dei familiari si era interessato a lei.
I luoghi di partenze e arrivi come l’aeroporto, si sa, nascondono storie imprevedibili. Ma questa, in particolare, è capace di far venire i brividi e di aprire una riflessione su quanto un viaggio possa essere un punto di svolta nella vita di ognuno.







